PCTO "CONDIVIDERE E SPERIMENTARE"
Sito: | E-Learning LICEO FRACASTORO |
Corso: | CONDIVIDERE E SPERIMENTARE |
Libro: | PCTO "CONDIVIDERE E SPERIMENTARE" |
Stampato da: | Utente ospite |
Data: | sabato, 23 novembre 2024, 16:00 |
Descrizione
Raccolta dei lavori preparati dagli studenti nell'ambito del PCTO, secondo la struttura di un LIBRO, organizzato come da SOMMARIO nella finestra sul lato destro della pagina; dal SOMMARIO si può accedere, cliccando sopra ai titoli, ai vari capitoli e paragrafi.
In ciascun paragrafo dei due capitoli relativi a SCIENZE E a FISICA sono illustrate le attività preparate dagli studenti: gli abstract costituiscono la presentazione dell'attività di laboratorio e fanno da introduzione, a seguito della quale alcune parole chiave linkabili permettono di accedere ai materiali preparati per lo svolgimento dell'attività in ospedale.
1. PRESENTAZIONE del PROGETTO
Il progetto svolto nell’ambito del PCTO del Liceo Fracastoro per l’a.s. 2019/2020 e in collaborazione con la Scuola in Ospedale – IC 9 Valdonega – Ospedale Borgo Trento di Verona, è rivolto a studenti di terza e quarta liceo scientifico.
La proposta, intitolata “Condividere e Sperimentare”, nasce dal contatto tra la docente della scuola in Ospedale, IC 09 “Valdonega” di Verona, prof.ssa Mirta Comerlati, e le docenti del Liceo Fracastoro di Verona, prof.sse MariaAntonietta Pollini e Daniela Sinigaglia.
Scopo del progetto è lo sviluppo e il consolidamento di competenze trasversali e disciplinari quali:
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saper rispettare orari, regole, persone
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essere responsabili
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essere in grado di lavorare in gruppo
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essere autonomi nello svolgimento del compito assegnato
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essere disponibili e attenti nell’accompagnamento di studenti ospedalizzati
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consolidare conoscenze scientifiche
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saper applicare concetti, principi e teorie scientifiche per progettare e realizzare
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attività di laboratorio.
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sviluppare/consolidare capacità di iniziativa.
L’attività consiste nel progettare e svolgere alcune semplici attività di laboratorio di fisica e scienze, rivolte a studenti ospedalizzati e ricoverati nei reparti dell’ospedale di Borgo Trento allo scopo di stimolare la loro curiosità e interesse nelle discipline scientifiche.
I prodotti richiesti agli studenti, depositati in questa “dispensa digitale”, realizzata mediante la risorsa libro della piattaforma e-learning Moodle, sono:
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un abstract dell’attività proposta,
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una presentazione dell’attività, articolata per scuole elementari, secondarie di primo grado e secondarie di secondo grado,
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materiali vari: schede di lavoro, proposte di verifica, presentazioni multimediali.
Il progetto vede impegnati trentuno ragazzi per circa 30 ore e si svolge da Novembre 2019 a luglio 2020.
In corso d’anno, con l’emergenza sanitaria per Coronavirus SARS Cov2 alcuni gruppi di lavoro sono impossibilitati allo svolgimento dei laboratori in ospedale.
A motivo dell’emergenza sanitaria si rende necessario nel mese di marzo una revisione del calendario proposto: si auspica nel completamento dell’attività in ospedale nel corso del prossimo anno scolastico 2020/2021.
Il percorso per l’a.s. 2019/2020 si conclude con un momento “a distanza” di verifica finale in plenaria con la partecipazione di tutti i docenti coinvolti e della referente per il PCTO del liceo Fracastoro, prof.ssa Alessandra Buchi.
Se l’emergenza sanitaria lo permetterà i gruppi che non hanno svolto l’attività in ospedale potranno farlo nel prossimo anno scolastico.
ALCUNE RIFLESSIONI delle docenti tutor
Leggendo la descrizione del progetto sembra tutto molto facile e di immediata realizzazione, ma non è proprio stato cosi e pensiamo che sia giusto cercare di raccontare come i ragazzi e noi tutor abbiamo vissuto questa impegnativa, ma bellissima esperienza.
All’inizio noi docenti del Liceo ci siamo incontrati con i colleghi della scuola in ospedale della secondaria di primo grado, per individuare tempi, modalità e proposte e abbiamo concordato le scelte da attuare.
Sinceramente ci siamo resi conto che nei confronti di bambini e ragazzi ospedalizzati ci sono aspetti dell’insegnare che non avevamo mai considerato! In questo senso l’organizzazione e lo svolgimento dell’attività hanno rappresentato per noi un bel corso di formazione, anche se inaspettato.
Il problema iniziale che abbiamo dovuto affrontare è stato come rendere consapevoli i ragazzi della particolare proposta di PCTO, particolare perché non si realizzava all’interno di una azienda, ma in reparti pediatrici, oncologici e di fibrosi cistica e si rivolgeva a ragazzi con una esperienza di vita diversa dalla loro.
I problemi da affrontare con loro erano secondo una doppia prospettiva, quella di fare formazione accanto a quella di spingere i nostri ragazzi a rispondere alla domanda: “perché scelgo proprio questo PCTO fra tutti quelli proposti dalla scuola?”
Per quanto riguarda la formazione abbiamo organizzato, in collaborazione con la prof.ssa Comerlati, un incontro di tre ore in orario pomeridiano con due psicologi dell’azienda ospedaliera che lavorano nei reparti sopracitati, la caposala dell’oncologia pediatrica ed i docenti della scuola in ospedale.
Gli studenti,pur partecipando dopo una mattinata di scuola,sono stati molto coinvolti dalle tematiche proposte e dalle esperienze narrate: questo nuovo modo di fare scuola stava funzionando!
Abbiamo chiesto loro di scrivere una lettera motivazionale, con lo scopo di allenarli a scriverne una come per partecipare ad un progetto Erasmus o a rispondere ad una proposta di impiego, in linea quindi con gli obiettivi di un PCTO. Per dire la verità fino in fondo, con queste lettere pensavamo anche di selezionare i ragazzi ,visto che all’ inizio avevamo concordato di coinvolgerne solo dieci e ci siamo ritrovate più di trenta richieste. Ricevuto e lette tutte le proposte, non siamo riuscite a trovare criteri applicabili per la selezione, tanto erano belle e sincere, ricche di motivazioni e di entusiasmo per l’iniziativa… quindi siamo partite con il gruppo di 31 studenti!
Predisposto un calendario di impegni e fornita la composizione dei gruppi di lavoro, rispettando la varietà delle classi e degli indirizzi di provenienza, in modo da favorire la condivisione di molteplicità di interessi e metodologie, abbiamo concordato di organizzare l’attività come segue:
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scelta da parte di ciascun gruppo dell’argomento di Fisica o di Scienze da sviluppare;
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presentazione, da parte di ciascun gruppo, di una bozza di lavoro secondo un format che avevamo messo loro a disposizione;
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correzione da parte di noi docenti delle bozze presentate e conseguente predisposizione di griglie con indicazioni per la revisione;
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revisione da parte dei gruppi dei rispettivi prodotti e stesura dei materiali per l’attività di laboratorio in ospedale;
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simulazione da parte di ogni gruppo, la settimana precedente all‘attività in ospedale, secondo calendario fornito; tale simulazione si è svolta a scuola ed alla presenza di tutti gli studenti del PCTO “condividere e sperimentare”, dei docenti tutor del Liceo e della scuola in ospedale ed è consistita nello svolgimento dell’attività e nella realizzazione dell’esperimento, con l’illustrazione di tutti i materiali prodotti (schede di lavoro ed eventuali presentazioni multimediali).
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Attività in ospedale, due gruppi per volta, uno di fisica e uno di scienze, mensilmente dalle 14:30 alle 17:00 circa.
Il momento della simulazione collegiale è risultato molto utile perché ha permesso ai componenti dei gruppi che simulavano la possibilità di apportare al proprio lavoro ulteriori ultime modifiche, suggerite sia dai compagni presenti sia dai colleghi della scuola in ospedale, e agli studenti che osservavano la possibilità di cogliere esempi di metodi e strumenti utilizzabili. In particolare, gli strumenti necessari, se non a disposizione in ospedale, venivano portati dal Liceo.
Per mettere a disposizione i materiali, condividere i prodotti e gestire la comunicazione docenti-studenti è stata utilizzata la piattaforma MOODLE del nostro istituto, che è stata particolarmente utile nel momento in cui si è entrati in emergenza sanitaria.
Infine una sottolineatura importante: non bisogna dimenticare che se anche i prodotti sono stati svolti con la supervisione di docenti, il lavoro lo hanno svolto dei ragazzi e ci sono sicuramente imperfezioni e qualche imprecisione: sono stati fatti non da docenti esperti, ma da studenti.
All’inizio di queste riflessioni ho affermato che non è stato tutto così facile…
Abbiamo dovuto rincorrere alcuni studenti perché non sempre rispettavano le date di consegna o non ascoltavano i consigli di revisione o non consegnavano proprio tutto il materiale seguendo le modalità indicate, ma sono dei ragazzi di 16 e 17 anni che si sono messi in gioco, per un periodo lungo con tutti gli altri impegni.
Il lavoro che ci siamo trovate a sostenere è nadato ben oltre a quello di un tutor scolastico di un’attività di PCTO, ma questa esperienza ci ha sicuramente fatto tutti crescere come persone, come studenti e come docenti: questa consapevolezza motiva i momenti di maggior difficoltà operativa e soprattutto ci proietta verso un futuro per il quale intravvediamo le seguenti possibilità e innovazioni:
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continuare l’esperienza
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coinvolgere per suggerimenti didattici anche le docenti della scuola primaria della scuola in ospedale
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presentare le attività di laboratorio in ospedale al mattino.
2. I TEMI
Luce e colore - laboratorio di SCIENZE 3.1
- laboratorio di FISICA 4.1
Il suono - laboratorio di FISICA 4.3
La cellula - laboratorio di SCIENZE 3.2 / 3.3
Il moto - laboratorio di FISICA 4.6
Calore e termodinamica - laboratorio di SCIENZE 3.5
- laboratorio di FISICA 4.2
Elettricità - laboratorio di SCIENZE 3.4
- laboratorio di FISICA 4.4 / 4.5
3. IL LABORATORIO DI SCIENZE
Dal SOMMARIO, nella finestra a destra, si possono consultare i seguenti paragrafi:
3.1 OGNI COLORE HA LA SUA LUCE tema: LUCE E COLORE
3.2 PERCHE' PICCOLO E' MEGLIO? tema: LA CELLULA
3.3 LA CELLULA tema: LA CELLULA
3.4 ELETTRICITA' E ALTRE MAGIE tema: ELETTRICITA'
3.5 CHE EFFETTI HANNO LA TEMPERATURA E IL CALORE SULLA MATERIA? tema: CALORE E TERMODINAMICA
3.1. OGNI COLORE HA LA SUA LUCE
Quest’attività è stata concepita con lo scopo di spiegare e soprattutto far capire come i colori variano in
funzione di molti aspetti, tra questi la luce. Il nostro obiettivo fin dall’inizio è stato cercare esperimenti
innovativi e particolari, che potessero attirare l’attenzione e l’interesse dei ragazzi, coinvolgendoli
totalmente durante l’intera esperienza.
Le attività sono state pensate secondo tre fasce di età: elementari, medie e superiori. Allo stesso modo le
nozioni teoriche sono state differenti per i tre gruppi, aumentandone gradualmente la difficoltà in relazione
all’età.
Per i bambini delle elementari è stato organizzato un esperimento che potesse dare sfogo alla loro
creatività. Lo scopo era quello di spiegare come certi colori si comportano quando sono sottoposti ad un
determinato tipo di luce.
L’attività consiste infatti nel dipingere barattoli di vetro utilizzando colori UV, successivamente, una volta
spenta la luce, si punta la torcia UV sui disegni mostrando la loro tipica caratteristica fluorescente.
Nella lezione delle medie l'obiettivo consisteva nella dimostrazione dell’influenza che esercita la
temperatura dell’acqua sul colore.
Utilizzando dei glow sticks all’interno di tre becker già pieni di acqua a diverse temperature, ovvero temp.
calda, temp. ambiente e temp. fredda, è stato analizzato il comportamento della luce al variare della
temperatura. Questo esperimento ha dato la possibilità di spiegare il comportamento delle stelle, il cui
colore dipende principalmente dalla loro temperatura.
Per i ragazzi delle superiori è stato proposto prima di tutto un esercizio di collaborazione. Utilizzando le
proprie capacità avrebbero realizzato una scatola che permetteva di osservare tramite l’utilizzo di carta
colorata semitrasparente il reale colore di un oggetto.
Inserito un oggetto all’interno della scatola, dalla finestra ritagliata su un lato della scatola e
successivamente coperta dalla carta semitrasparente colorata e puntata contro la finestrella una luce, si
annota come il colore dell’oggetto cambia in base alla carta semitrasparente.
Andrea Agnoli andrea.agnoli@liceofracastoro.edu.it
Francesca Furlan francesca.furlan@liceofracastoro.edu.it
Beatrice Molinari beatrice.molinari@liceofracastoro.edu.it
3.2. PERCHE' PICCOLO E' MEGLIO?
Gervasini Tommaso tommaso.gervasini@liceofracastoro.edu.it
Nenz Laura laura.nenz@liceofracastoro.edu.it
Poli Elisa elisa.poli@liceofracastoro.edu.it
3.3. LA CELLULA
Questa esperienza di laboratorio rende possibile non solo di osservare le cellule umane, vegetali e animali con strumenti di precisione, ma offre ai ragazzi di qualsiasi età e corso di studi di apprendere e
approfondire le loro conoscenze in materia scientifica, in particolare scienza macromolecolare. Si avrà l'occasione di osservare alcuni campioni di cellule conservate in vetrini già preparati, poi ogni studente
potrà preparare da sé il proprio campione ed estrarlo manualmente da materie prime. Il tutto sarà accompagnato da una spiegazione dell'argomento con un PowerPoint proiettato in uno schermo visibile
a tutti e dall'aiuto dei tutor. Gli alunni riusciranno a riconoscere la struttura della cellula e osserveranno il DNA estratto da un frutto. La difficoltà degli esperimenti e bassa perciò i ragazzi saranno in grado di
portare avanti l'esperienza quasi autonomamente. Il tipo di esperimento e il genere di approfondimenti che verranno proposti dipenderanno dall'età degli studenti: i programmi sono divisi per studenti della
scuola primaria e per studenti della scuola secondaria di primo e secondo grado.
Elisa Ramella elisa.ramella@liceofracastoro.edu.it
Alessandro Arpaia alessandro.arpaia@liceofracastoro.edu.it
Lia Sandri lia.sandri@liceofracastoro.edu.it
- PROTOCOLLO SVOLGIMENTO ATTIVITA'
- PRESENTAZIONE ARGOMENTO scuola primaria
3.4. ELETTRICITA' E ALTRE MAGIE
Lo scopo dell’esperienza è approfondire alcuni aspetti chimici nel campo dell’elettricità della materia. Questa attività vuole verificare il comportamento di cariche elettriche nelle soluzioni tramite una iniziale spiegazione sull’atomo: struttura e comportamento elettrico. A questa seguirà un semplice esperimento riguardante i movimenti delle cariche. Successivamente verrà affrontato lo studio degli elettroliti partendo dalla spiegazione della molecola e delle soluzioni. Da questo si arriverà ad un finale esperimento sulla conducibilità elettrica di differenti soluzioni, con annessa la spiegazione dei fenomeni di dissociazione elettrolitica.
Tommaso Berto tommaso.berto@liceofracastoro.edu.it
Emma Vantini emma.vantini@liceofracastoro.edu.it
Anna Carrara anna.carrara@liceofracastoro.edu.it
3.5. CHE EFFETTI HANNO LA TEMPERATURA E IL CALORE SULLA MATERIA?
Alcuni ragazzi del liceo Fracastoro insieme ai professori della scuola in ospedale dell’ospedale di Borgo Trento (VR) hanno creato del progetti per approfondire il programma dei ragazzi ricoverati. Abbiamo preparato due esperimenti preceduti da alcune informazioni teoriche e seguiti da delle schede di verifica. È inoltre stato preparato un powerpoint per aiutare i ragazzi nel seguire gli esperimenti
Some students of the Fracastoro high school together with the teachers of the school in the hospital of Borgo Trento (VR) have created projects to deepen the program of the hospitalized children. We have prepared two experiments preceded by some theoretical information and followed by verification sheets. A powerpoint was also prepared to help the children follow the experiments SIT
Marastoni Caterina caterina.marastoni@liceofracastoro.edu.it
Turra Valentina valentina.turra@liceofracastoro.edu.it
- PROTOCOLLO SVOLGIMENTO ATTIVITA': presentazione
4. IL LABORATORIO DI FISICA
Dal SOMMARIO, nella finestra a destra, si possono consultare i seguenti paragrafi:
4.1 PERCHE' VEDIAMO IL MONDO A COLORI? tema: LUCE E COLORE
4.2 SCALDIAMO I MOTORI... MA COSA SONO IL CALORE E LA TERMODINAMICA? tema: CALORE E TERMODINAMICA
4.3 SENTI COME SUONA tema: IL SUONO
4.4 LA REALIZZAZIONE DI UN CIRCUITO ELETTRICO tema: ELETTRICITA'
4.5 I PRIMI PASSI DI ELETTROSTATICA tema: ELETTRICITA'
4.6 IL FASCINO DEL MOVIMENTO tema: IL MOTO
4.1. PERCHE' VEDIAMO IL MONDO A COLORI?
Questa attività è stata creata con lo scopo di trattare concetti sia pratici che teorici riguardanti la luce e il colore. L’approccio è molto concreto, perché si utilizzano schede cartacee con spiegazioni ed esercizi, ma anche esperimenti pratici fatti sul momento che permettono di analizzare il fenomeno.
L’attività è stata divisa nelle tre fasce d’età: elementari, medie e superiori.
Nella lezione delle elementari i concetti teorici sono minimi, seguendo la scheda di lavoro si tratta di corpi luminosi, opachi e traslucidi. Poi attraverso una storia si va ad analizzare la teoria dei colori di Newton e successivamente si costruisce il disco di Newton per confermare concretamente la teoria. Per concludere si mostrano i prismi che riflettono la luce e creano l’arcobaleno.
Nella lezione delle medie, dopo un video introduttivo che spiega cos’è la luce, seguendo la scheda di lavoro, si va ad analizzare il concetto di rifrazione, mostrandolo concretamente
attraverso l’esperimento del “bastoncino spezzato” dentro al bicchiere d’acqua.
La lezione per i ragazzi delle superiori si focalizza sull’esperimento delle fenditure di Young. Viene introdotto il concetto con un video cartonato che spiega in maniera molto semplice cosa avviene durante l’esperimento. Successivamente viene consegnata una scheda nella quale è spiegata la teoria, e poi si mostra l’esperimento vero e proprio.
Battistello Giulia Angelica giuliaangelica.battistello@liceofracastoro.edu.it
Caucchioli Linda linda.caucchioli@liceofracastoro.edu.it
Gelmetti Gabriele gabriele.gelmetti@liceofracastoro.edu.it
4.2. SCALDIAMO I MOTORI... MA COSA SONO IL CALORE, LA TERMODINAMICA?
Questa attività sperimentale ha lo scopo di introdurre i concetti di calore e termodinamica ed è accompagnata da un Power Point che segue passo dopo passo quello che si vuole evidenziare. Infatti in questa lezione si vuole far capire cos’è la temperatura attraverso un esperimento con delle bacinelle contenenti acqua a diversa temperatura e gli studenti potranno capire come misurarla tramite la costruzione di un termoscopio. Attraverso un altro esperimento si spiega anche come la temperatura influisce sulla densità dell’acqua. Con questa lezione viene inoltre approfondito il concetto di calore e della sua propagazione tramite esperimenti riguardanti quindi l’irraggiamento, la conduzione e la convezione. Infine gli studenti potranno osservare gli stati di aggregazione dell’acqua, i quali avvengono grazie al passaggio di energia termica dalla fonte di calore alla materia. La spiegazione terminerà con la consegna di due schede didattiche (una teorica e una pratica) divise per gradi scolastici, con le quali i ragazzi possono rileggere la lezione e divertirsi a risolvere quesiti come domande a crocette e testi bucati.
Altafini Camilla camilla.altafini@liceofracastoro.edu.it
Antolini Gaia gaia.antolini@liceofracastoro.edu.it
Lo Bello Filippo filippo.lobello@liceofracastoro.edu.it
- PROTOCOLLO SVOLGIMENTO ATTIVITA'
4.3. SENTI COME SUONA
TEMA: La scoperta del suono e le sue caratteristiche
Questa attività sperimentale ha come obiettivo quello di verificare gli aspetti principali del suono quali le sue caratteristiche, le modalità di diffusione e casi particolari di interferenza in modo semplice e divertente. L’esperienza è divisa e diversificata per scuola primaria e scuola secondaria di primo e secondo grado. Per esempio nel programma per la scuola primaria il laboratorio consiste nell’identificazione delle note musicali attraverso una piccola attività associata ad un video Youtube, per poi proseguire con lo studio del carattere ondulatorio attraverso una lunga molla e dell’interferenza attraverso l’utilizzo di due casse. Per i ragazzi appartenenti alla scuola secondaria di primo e secondo grado invece il programma si approfondisce, accompagnando le esperienze laboratoriali con piccoli interventi teorici, che andranno poi verificati attraverso una scheda consegnatagli a fine esperienza, dove potranno trovare anche molte altre curiosità sul suono. In questa esperienza, oltre agli esperimenti precedenti uniti ad approfondimenti, i ragazzi potranno osservare il fenomeno delle onde stazionarie su una superficie piana munendosi semplicemente di una bacinella, una cassa, una pellicola trasparente e zucchero (o sale) oppure potranno comprendere il funzionamento delle onde in una colonna d’aria vibrante attraverso l’utilizzo di 4 cilindri e un diapason.
Veronica Calzonini veronica.calzonini@liceofracastoro.it
Chiara Lonardi chiara.lonardi@liceofracastoro.it
Lucia Simoni lucia.simoni@liceofracastoro.it
- PROTOCOLLO SVOLGIMENTO ATTIVITA'
-SCHEDA DI LAVORO scuola primaria
- SCHEDA DI LAVORO scuola medie e superiori
-MATERIALE ATTIVITA' scuola primaria
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4.4. LA REALIZZAZIONE DI UN CIRCUITO ELETTRICO
Questa attività sperimentale vuole mostrare come con pochi materiali di facile reperibilità sia possibile costruire dei circuiti elettrici semplici, realizzando connessioni sia in serie che in parallelo. Gli esperimenti proposti possono essere realizzati da tutti gli studenti, sia della scuola primaria che della scuola secondaria di I e II grado, con diverse modalità di spiegazione e di approccio metodologico. Gli studenti potranno costruire e modificare tutti i circuiti che ciascun esperimento propone: saranno illustrati i dispositivi che costituiscono un circuito e le diverse modalità di connessioni tramite cavetti elettrici; potranno accendere e spegnere le lampadine utilizzate nel circuito, semplicemente spostando la graffetta che funge da interruttore per aprire e chiudere il circuito, e, quindi, analizzare qualitativamente l’ intensità della luce emessa dalle lampadine. Con osservazioni di questo ultimo tipo, inoltre, agli studenti delle scuole superiori sarà anche possibile introdurre, in modo generale, la teoria riguardante la legge di Ohm. Al termine dell’attività ogni studente potrà verificare le nozioni apprese tramite la compilazione di una scheda di laboratorio contenente alcuni quesiti ed esercizi: la tipologia di scheda, allegata al presente lavoro, varierà a seconda del livello scolastico a cui lo studente appartiene.
Riccardo Benedetti riccardo.benedetti@liceofracastoro.edu.it
Chiara Sartori chiara.sartori@liceofracastoro.edu.it
Chiara Chimenz chiara.chimenz@liceofracastoro.edu.it
- PROTOCOLLO SVOLGIMENTO ATTIVITA'
- SCHEDA DI LAVORO scuola primaria
4.5. I PRIMI PASSI DI ELETTROSTATICA
Tema: L'ELETTROSTATICA
Lo scopo di questa attività è quello di introdurre ai ragazzi i concetti relativi all'elettrostatica attraverso esperimenti e alcune semplici definizioni. In particolare vengono toccati il concetto di carica elettrica e i tre tipi di elettrizzazione (per strofinio, per induzione e per contatto). Attraverso esperimenti semplici e intuitivi si aiutano i ragazzi a comprendere l’argomento in modo pratico e non solo teorico. Di grande aiuto è l’utilizzo della bacchetta Fun Fly Stick, che offre un’ampia scelta di attività sperimentali utili per verificare i principi di elettrostatica da noi introdotti. Infine, considerando le diverse fasce di età a cui è rivolta l’attività, vengono proposti metodi di verifica differenti finalizzati ad aiutare il consolidamento delle conoscenze.
Ludovica Moghetti ludovica.moghetti@liceofracastoro.edu.it
Nicole Savoia nicole.savoia@liceofracastoro.edu.it
Giulia Zecchinelli giulia.zecchinelli@liceofracastoro.edu.it
- PROTOCOLLO SVOLGIMENTO ATTIVITA'
- PRESENTAZIONE PPT scuola media e superiore
- SCHEDA DI VERIFICA scuola primaria
4.6. IL FASCINO DEL MOVIMENTO
TEMA: Il moto, le forze, l’equilibrio
Questa esperienza laboratoriale, incentrata sulla tematica principale del movimento e delle forze, è stata riassunta nel suo titolo: “Il fascino del movimento”. Da qui si ricava l’obbiettivo principale del percorso, ovvero quello di affascinare ed incuriosire i bambini ed i ragazzi tramite la dimostrazione in chiave sperimentale delle realtà fisiche inerenti alla tematica. L’ sperienza inizia dalle tipologie di moti più semplici e procede gradualmente sino a quelle meno elementari. Si inizia dai moti prettamente
traslazionali: con l’introduzione del concetto di velocità media: attraverso un semplicissimo esperimento con una macchinina a molla su un piano orizzontale si descrive il moto rettilineo; attraverso una graduale variazione di angolo (e quindi di pendenza) del piano su cui la macchinina si muove si fa notare anche il cambiamento del moto, da “rettilineo uniforme”, a “uniformemente accelerato”. Collegando un dinamometro ad un corpo in pendenza si riesce a mostrare quali sono le forze che agiscono sul corpo e che lo fanno muovere.
In seguito alla spiegazione di moto e stato di quiete si spiega lo stato di equilibrio, utilizzando esperimenti che in un primo momento studiano le leve e che successivamente introducono il momento di una forza per studiare il moto rotatorio, considerando i relativi concetti di: corpo esteso, momento angolare e momento di inerzia.
L’articolazione del percorso e le varie fasi degli esperimenti sono illustrate con l’ausilio di un ppt per focalizzare i passaggi più salienti con linguaggi differenti a seconda dell’età e della preparazione scolastica dei bambini e dei ragazzi. Tramite delle ppropriate schede di lavoro si conclude l’attività con un momento di verifica diversificato nei tre livelli di scuola primaria, secondaria di 1°grado e secondaria di 2° grado.
Matilde Tempra matilde.tempra@liceofracastoro.edu.it
Sofia Olivati sofia.olivati@liceofracastoro.edu.it
Tommaso Gervasini tommaso.gervasini@liceofrcastoro.edu.it
- PROTOCOLLO SVOLGIMENTO ATTIVITA'
- SCHEDA di VERIFICA scuola primaria