PCTO "CONDIVIDERE E SPERIMENTARE"
Raccolta dei lavori preparati dagli studenti nell'ambito del PCTO, secondo la struttura di un LIBRO, organizzato come da SOMMARIO nella finestra sul lato destro della pagina; dal SOMMARIO si può accedere, cliccando sopra ai titoli, ai vari capitoli e paragrafi.
In ciascun paragrafo dei due capitoli relativi a SCIENZE E a FISICA sono illustrate le attività preparate dagli studenti: gli abstract costituiscono la presentazione dell'attività di laboratorio e fanno da introduzione, a seguito della quale alcune parole chiave linkabili permettono di accedere ai materiali preparati per lo svolgimento dell'attività in ospedale.
1. PRESENTAZIONE del PROGETTO
Il progetto svolto nell’ambito del PCTO del Liceo Fracastoro per l’a.s. 2019/2020 e in collaborazione con la Scuola in Ospedale – IC 9 Valdonega – Ospedale Borgo Trento di Verona, è rivolto a studenti di terza e quarta liceo scientifico.
La proposta, intitolata “Condividere e Sperimentare”, nasce dal contatto tra la docente della scuola in Ospedale, IC 09 “Valdonega” di Verona, prof.ssa Mirta Comerlati, e le docenti del Liceo Fracastoro di Verona, prof.sse MariaAntonietta Pollini e Daniela Sinigaglia.
Scopo del progetto è lo sviluppo e il consolidamento di competenze trasversali e disciplinari quali:
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saper rispettare orari, regole, persone
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essere responsabili
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essere in grado di lavorare in gruppo
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essere autonomi nello svolgimento del compito assegnato
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essere disponibili e attenti nell’accompagnamento di studenti ospedalizzati
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consolidare conoscenze scientifiche
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saper applicare concetti, principi e teorie scientifiche per progettare e realizzare
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attività di laboratorio.
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sviluppare/consolidare capacità di iniziativa.
L’attività consiste nel progettare e svolgere alcune semplici attività di laboratorio di fisica e scienze, rivolte a studenti ospedalizzati e ricoverati nei reparti dell’ospedale di Borgo Trento allo scopo di stimolare la loro curiosità e interesse nelle discipline scientifiche.
I prodotti richiesti agli studenti, depositati in questa “dispensa digitale”, realizzata mediante la risorsa libro della piattaforma e-learning Moodle, sono:
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un abstract dell’attività proposta,
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una presentazione dell’attività, articolata per scuole elementari, secondarie di primo grado e secondarie di secondo grado,
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materiali vari: schede di lavoro, proposte di verifica, presentazioni multimediali.
Il progetto vede impegnati trentuno ragazzi per circa 30 ore e si svolge da Novembre 2019 a luglio 2020.
In corso d’anno, con l’emergenza sanitaria per Coronavirus SARS Cov2 alcuni gruppi di lavoro sono impossibilitati allo svolgimento dei laboratori in ospedale.
A motivo dell’emergenza sanitaria si rende necessario nel mese di marzo una revisione del calendario proposto: si auspica nel completamento dell’attività in ospedale nel corso del prossimo anno scolastico 2020/2021.
Il percorso per l’a.s. 2019/2020 si conclude con un momento “a distanza” di verifica finale in plenaria con la partecipazione di tutti i docenti coinvolti e della referente per il PCTO del liceo Fracastoro, prof.ssa Alessandra Buchi.
Se l’emergenza sanitaria lo permetterà i gruppi che non hanno svolto l’attività in ospedale potranno farlo nel prossimo anno scolastico.
ALCUNE RIFLESSIONI delle docenti tutor
Leggendo la descrizione del progetto sembra tutto molto facile e di immediata realizzazione, ma non è proprio stato cosi e pensiamo che sia giusto cercare di raccontare come i ragazzi e noi tutor abbiamo vissuto questa impegnativa, ma bellissima esperienza.
All’inizio noi docenti del Liceo ci siamo incontrati con i colleghi della scuola in ospedale della secondaria di primo grado, per individuare tempi, modalità e proposte e abbiamo concordato le scelte da attuare.
Sinceramente ci siamo resi conto che nei confronti di bambini e ragazzi ospedalizzati ci sono aspetti dell’insegnare che non avevamo mai considerato! In questo senso l’organizzazione e lo svolgimento dell’attività hanno rappresentato per noi un bel corso di formazione, anche se inaspettato.
Il problema iniziale che abbiamo dovuto affrontare è stato come rendere consapevoli i ragazzi della particolare proposta di PCTO, particolare perché non si realizzava all’interno di una azienda, ma in reparti pediatrici, oncologici e di fibrosi cistica e si rivolgeva a ragazzi con una esperienza di vita diversa dalla loro.
I problemi da affrontare con loro erano secondo una doppia prospettiva, quella di fare formazione accanto a quella di spingere i nostri ragazzi a rispondere alla domanda: “perché scelgo proprio questo PCTO fra tutti quelli proposti dalla scuola?”
Per quanto riguarda la formazione abbiamo organizzato, in collaborazione con la prof.ssa Comerlati, un incontro di tre ore in orario pomeridiano con due psicologi dell’azienda ospedaliera che lavorano nei reparti sopracitati, la caposala dell’oncologia pediatrica ed i docenti della scuola in ospedale.
Gli studenti,pur partecipando dopo una mattinata di scuola,sono stati molto coinvolti dalle tematiche proposte e dalle esperienze narrate: questo nuovo modo di fare scuola stava funzionando!
Abbiamo chiesto loro di scrivere una lettera motivazionale, con lo scopo di allenarli a scriverne una come per partecipare ad un progetto Erasmus o a rispondere ad una proposta di impiego, in linea quindi con gli obiettivi di un PCTO. Per dire la verità fino in fondo, con queste lettere pensavamo anche di selezionare i ragazzi ,visto che all’ inizio avevamo concordato di coinvolgerne solo dieci e ci siamo ritrovate più di trenta richieste. Ricevuto e lette tutte le proposte, non siamo riuscite a trovare criteri applicabili per la selezione, tanto erano belle e sincere, ricche di motivazioni e di entusiasmo per l’iniziativa… quindi siamo partite con il gruppo di 31 studenti!
Predisposto un calendario di impegni e fornita la composizione dei gruppi di lavoro, rispettando la varietà delle classi e degli indirizzi di provenienza, in modo da favorire la condivisione di molteplicità di interessi e metodologie, abbiamo concordato di organizzare l’attività come segue:
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scelta da parte di ciascun gruppo dell’argomento di Fisica o di Scienze da sviluppare;
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presentazione, da parte di ciascun gruppo, di una bozza di lavoro secondo un format che avevamo messo loro a disposizione;
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correzione da parte di noi docenti delle bozze presentate e conseguente predisposizione di griglie con indicazioni per la revisione;
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revisione da parte dei gruppi dei rispettivi prodotti e stesura dei materiali per l’attività di laboratorio in ospedale;
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simulazione da parte di ogni gruppo, la settimana precedente all‘attività in ospedale, secondo calendario fornito; tale simulazione si è svolta a scuola ed alla presenza di tutti gli studenti del PCTO “condividere e sperimentare”, dei docenti tutor del Liceo e della scuola in ospedale ed è consistita nello svolgimento dell’attività e nella realizzazione dell’esperimento, con l’illustrazione di tutti i materiali prodotti (schede di lavoro ed eventuali presentazioni multimediali).
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Attività in ospedale, due gruppi per volta, uno di fisica e uno di scienze, mensilmente dalle 14:30 alle 17:00 circa.
Il momento della simulazione collegiale è risultato molto utile perché ha permesso ai componenti dei gruppi che simulavano la possibilità di apportare al proprio lavoro ulteriori ultime modifiche, suggerite sia dai compagni presenti sia dai colleghi della scuola in ospedale, e agli studenti che osservavano la possibilità di cogliere esempi di metodi e strumenti utilizzabili. In particolare, gli strumenti necessari, se non a disposizione in ospedale, venivano portati dal Liceo.
Per mettere a disposizione i materiali, condividere i prodotti e gestire la comunicazione docenti-studenti è stata utilizzata la piattaforma MOODLE del nostro istituto, che è stata particolarmente utile nel momento in cui si è entrati in emergenza sanitaria.
Infine una sottolineatura importante: non bisogna dimenticare che se anche i prodotti sono stati svolti con la supervisione di docenti, il lavoro lo hanno svolto dei ragazzi e ci sono sicuramente imperfezioni e qualche imprecisione: sono stati fatti non da docenti esperti, ma da studenti.
All’inizio di queste riflessioni ho affermato che non è stato tutto così facile…
Abbiamo dovuto rincorrere alcuni studenti perché non sempre rispettavano le date di consegna o non ascoltavano i consigli di revisione o non consegnavano proprio tutto il materiale seguendo le modalità indicate, ma sono dei ragazzi di 16 e 17 anni che si sono messi in gioco, per un periodo lungo con tutti gli altri impegni.
Il lavoro che ci siamo trovate a sostenere è nadato ben oltre a quello di un tutor scolastico di un’attività di PCTO, ma questa esperienza ci ha sicuramente fatto tutti crescere come persone, come studenti e come docenti: questa consapevolezza motiva i momenti di maggior difficoltà operativa e soprattutto ci proietta verso un futuro per il quale intravvediamo le seguenti possibilità e innovazioni:
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continuare l’esperienza
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coinvolgere per suggerimenti didattici anche le docenti della scuola primaria della scuola in ospedale
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presentare le attività di laboratorio in ospedale al mattino.